Teatro puccini: sconti riservati ai soci CRAL

Teatro puccini: sconti riservati ai soci CRAL

Data: 2025-01-31

condividiamo con voi il calendario degli spettacoli del Teatro Puccini, a prezzi scontati riservati ai soci CRAL. Per acquistare i biglietti: scrivere a promozionegruppi@teatropuccini.it indicando:

numero tessera CRAL,

proprio nome cognome,

recapito telefonico,

titolo, data,

numero di partecipanti

 

Giovedì 12 dicembre, ore 21.00 SAVÀ PRODUZIONI CREATIVE PRESENTA FRANCESCA REGGIANI SPETTACOLARE 2024 VOCE DEL VERBO

 scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, Enrica Accascina, Nicola Capogna Lo show si snoda attraverso folgoranti monologhi, stand up e rapide incursioni di personaggi dello spettacolo e dell’informazione (parodiati dalla stessa Reggiani), nuovi “maîtres à penser” di una società mediatica svuotata di senso e di valori. Con l’ausilio di video che la ritraggono in veste di alcuni personaggi dell’Italia di oggi, la Reggiani, schietta, divertente, ironica, pungente ma mai offensiva, spumeggiante vulcanica dissacratrice della contingenza, fa divertire anche le sue vittime (purché dotate di un pizzico di ironia). One-woman Show di un’attrice che sa come far sorridere sul peggio della nostra società. 

PLATEA I° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €22 (anziché €28,70) PLATEA/GALLERIA II° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €17 (anziché €23)

 

Sabato 14 dicembre ore 21.00 A.GI.DI. SRL PRESENTA PAOLO ROSSI DA QUESTA SERA SI RECITA A SOGGETTO! IL METODO PIRANDELLO

drammaturgia Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini con gli attori Emanuele Dell'Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti e con la partecipazione del pubblico ideazione e regia Paolo Rossi Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa. Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi? Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione. Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”. Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore. 

PLATEA I° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €22 (anziché €28,70) 

PLATEA/GALLERIA II° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €17 (anziché €23)

 

Domenica 22 dicembre, ore 16.45 FONDAZIONE ORT PRESENTA ALESSANDRO RICCIO IL MIO AMICO GIACOMO 

musiche Giacomo Puccini eseguite dal vivo da Ensemble di archi e fiati arrangiamenti Francesco Oliveto spettacolo teatral-musicale scritto e diretto da Alessandro Riccio Un’orchestra è un organismo vivente, composto da tanti elementi: musicisti, cantanti, direttori, compositori. Tante parti, più o meno vistose, senza la presenza di ciascuna delle quali non si può fare spettacolo. E Giacomo lo sa, che senza le sue braccia muscolose da esperto macchinista, non sarebbe possibile sistemare il palco, posizionare fari, controllare ogni dettaglio sulla sicurezza. Lui sa di essere fondamentale. Come la musica che l’orchestra suona. Come il compositore che l’ha creata. Ma forse anche qualcosina di più. Mentre un ensemble di musicisti sta provando sul palcoscenico alcuni pezzi, un legame inaspettato nasce tra le coinvolgenti musiche di Puccini, e il lavoro pratico, materiale del macchinista. Impossibile trattenere le emozioni al cospetto di quelle trascinanti arie che, distraggono, portano lontano, spingono a immedesimarsi in Tosca, Scarpia, Schicchi, Madama Butterfly, Mimi, Marcello … Alla sua quarta produzione musicale con l’ORT, Alessandro Riccio porta in scena Giacomo Puccini, il compositore di opere più “popolare” di sempre, scomparso esattamente 100 anni fa. Uno spettacolo nello stile di Riccio, forte della sua capacità di trasformista comico e di attore cantante, il quale riesce ogni volta a rendere la musica colta a portata di mano, udibile per tutti. Sul palco ad accompagnarlo musicalmente spetta ancora una volta all’Ensemble di archi e fiati dell’ORT. Lo spettacolo ha debuttato per l’occasione nel 2024, anno pucciniano che celebra i 100 anni della morte del compositore lucchese. 

PLATEA – RIDOTTO RISERVATO €13 (anziché €20,50) 

 

Lunedì 30 dicembre, ore 21.00 ROCCO PAPALEO E GIOVANNI VERONESI DUE MALEDETTI AMICI 

accompagnati da Musica di ripostiglio Un viaggio tra spettacolo teatrale e una reunion tra vecchi compagni d’avventure. Dopo lo show televisivo del 2019 “Maledetti amici miei” ‘orchestrato’ da Giovanni Veronesi, il regista toscano torna in teatro insieme a Rocco Papaleo. “Prosegue questa galoppata di amici che si ritrovano e non demordono, ormai siamo dei boomer che si vestono vintage e vogliono essere moderni – ha detto Veronesi dello spettacolo – Tutto verte sul non sapere cosa diremo, la cosa principale è ironizzare su noi stessi” Uno show – che aveva avuto una prima versione nel 2016 con ”A ruota libera”, approdato sempre in teatro. “Due Maledetti Amici” sarà una ‘chiacchierata musicale’, uno spettacolo che non prevede una vera scaletta ma che è fatto anche di improvvisazione, racconti, aneddoti e che a volte mette a nudo i protagonisti. La direzione dello spettacolo è affidata a Giovanni Veronesi mentre ci sarà un intrattenimento musicale a cura di “Musica da ripostiglio”. 

PLATEA I° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €22 (anziché €28,70) 

PLATEA/GALLERIA II° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €17 (anziché €23) 

 

Sabato 4 gennaio, ore 21.00 ATTORI & TECNICI E FONDAZIONE ACCADEMIA DEI PERSEVERANTI PRESENTANO FABIO CANINO E ANDREA MUZZI MA COSA HA IN TESTA? 

di Andrea Muzzi regia Stefano Messina scene Alessandro Chiti disegno luci Francesco Bàrbera foto Manuela Giusto Ma cosa ha in testa?! è una commedia molto divertente, dal ritmo comico incalzante che si interroga con leggerezza ed emotività sul senso della vita. Una commedia che scatena la coppia comica Canino & Muzzi. Il primo interpreta uno psicologo, all’apparenza cinico ma in realtà fragile ed emotivo. Il secondo, dà vita al paziente, una vittima che però a tratti sembra più forte dello stesso medico. 

PLATEA – RIDOTTO RISERVATO €15 (anziché €23) 

 

Giovedì 23 gennaio, ore 21.00 CENTRO MEDITERRANEO DELLE ARTI PRESENTA MARIA LETIZIA GORGA AVEC LE TEMPS DALIDA 

scritto e diretto da Pino Ammendola al pianoforte Stefano De Meo al violoncello Laura Pierazzuoli ai clarinetti Pasquale Laino arrangiamenti Stefano De Meo Dalida, per il suo modo di attraversare la storia, di illustrarne i cambiamenti, è una vera eroina dei nostri tempi. La piccola ragazza italiana dagli occhiali spessi, nata in un sobborgo popolare del Cairo, diventata prima Miss Egitto e poi Mademoiselle Bambino la regina dei juke-box, verrà infine consacrata come la più grande cantante francese di tutti i tempi. È stata contemporaneamente la vamp hollywoodiana tutta lustrini e file di boys e anche la più grande diva mediorientale, per diventare dopo la morte, una figura-culto per una intera generazione. Durante tutta la vita, dietro la star Dalida, la donna Jolanda ha amato e sofferto semplicemente, umilmente. Si è donata senza limiti agli uomini della sua vita come ad un pubblico che aveva per lei sempre il “viso dell’amore” vivendo costantemente la tragedia di essere amata più come artista, che come persona. Avec le temps Dalida è uno spettacolo che nasce dal desiderio di ricordare oltre alla sua vita, il suo infinito repertorio musicale, il suo sorprendente trasformismo, nel misterioso e affascinante percorso tra arte e amore, malinconico e beffardo, scientificamente interrotto dalla sua volontà di decidere anche la propria morte. 

PLATEA – RIDOTTO RISERVATO €15 (anziché €23) 

 

Venerdì 24 gennaio, ore 21.00 TEATRO METASTASIO DI PRATO, SCARTI CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE DI INNOVAZIONE PRESENTANO OTTANTANOVE 

drammaturgia e regia Elvira Frosini e Daniele Timpano collaborazione artistica David Lescot con Marco Cavalcoli, Elvira Frosini, Daniele Timpano 1789: la Rivoluzione esplode in Francia, dilaga in tutta Europa e segna indelebilmente il mondo in cui tuttora viviamo. Ma che cosa ne rimane, a 230 anni di distanza? Elvira Frosini e Daniele Timpano – affiancati in scena da Marco Cavalcoli –, con la loro scrittura affilata e spietatamente ironica, scandagliano l’apparato culturale occidentale, per arrivare a smascherare tutte le sue retoriche e i suoi miti fondativi. Passato e presente, storia francese e storia italiana, modernità e postmodernità si sovrappongono in questo lavoro vincitore della Menzione Speciale “Franco Quadri” nell’ambito del Premio Riccione 2019 e del Premio Ubu 2022 come Miglior nuovo testo italiano, all’interno di un percorso volto a mettere in crisi le nostre vite “democratiche” e l’immaginario legato al concetto di rivoluzione. È ancora oggi possibile una rivoluzione? E in che modo? «Ottantanove non vuole raccontare una storia, o la Storia, ma immergersi in un mito fondativo, nei materiali culturali che lo hanno prodotto e che questo ha prodotto a sua volta – spiegano Frosini/Timpano –. Il nostro è uno sguardo da italiani, da cuginetti d’oltralpe, lo sguardo dei parenti poveri, meno evoluti, da liberare e civilizzare. La Rivoluzione francese non l’abbiamo fatta noi. Anzi. L’abbiamo in parte subita. Ma il nostro è anche uno sguardo da europei occidentali, perché, nonostante tutto, siamo gli eredi della Rivoluzione. Le nostre democrazie, l’Europa di oggi, tutto il mondo in cui viviamo è stato fondato allora.» 

PLATEA – RIDOTTO RISERVATO €15 (anziché €23) 

 

Sabato 25 gennaio, ore 21.00 TEATRO FRANCO PARENTI IN COLLABORAZIONE CON FONDAZIONE RAVASI GARZANTI PRESENTA ALESSANDRA FAIELLA AGE PRIDE

tratto da “Age Pride” di Lidia Ravera ed. Einaudi e con Chiara Piazza al violoncello regia Emanuela Giordano musiche Giovanna Famulari immagini Cinzia Leone “Come sarà il terzo e il quarto tempo della nostra carriera di esseri umani? Attraverso la confessione (anche molto ironica) del proprio conflittuale rapporto con l’età che avanza, Lidia Ravera rivendica la maestosa allegria celata nella maturità e prova a raccontare come il tempo, da nemico che striscia alle tue spalle aspettando una resa incondizionata, può trasformarsi in un alleato che ti regala una libertà imprevista e una vera rivoluzione interiore. Alessandra Faiella, protagonista di questa inedita versione teatrale, coinvolge (e travolge) il pubblico con sincerità imprudente e provocatoria. Chiama le cose con il loro nome, sgominando ogni stereotipo mortifero. 

PLATEA – RIDOTTO RISERVATO €15 (anziché €25,30) 

 

Venerdì 31 gennaio, ore 21.00 TEATRO DEI GORDI SULLA MORTE SENZA ESAGERARE 

di e con Giovanni Longhin, Andrea Panigatti, Sandro Pivotti, Matteo Vitanza ideazione e regia Riccardo Pippa scene, maschere e costumi Ilaria Ariemme disegno luci Giuliano Bottacin suono Luca De Marinis responsabile tecnico Alice Colla organizzazione Camilla Galloni e Monica Giacchetto Sulla morte senza esagerare è un omaggio alla poetessa polacca Wisława Szymborska. Ideato e diretto dal regista Riccardo Pippa, lo spettacolo affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale di maschere contemporanee. Le figure si muovono con verità e leggerezza su un tessuto drammaturgico originale. Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano. L’unica certezza è la morte, si dice. Ma quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte, lei che è immortale, di cosa significhi morire? Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii; raccontano storie semplici con ironia, per parlare della morte, sempre senza esagerare. 

PLATEA I° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €15 (anziché €25,30) 

PLATEA/GALLERIA II° SETTORE - RIDOTTO RISERVATO €10 (anziché €20,70)

 

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