DOTT. MAURO PENNISI
PSICOLOGO
Corso Trapani 150, Torino
Specialità
La Psicoterapia è un tipo di intervento clinico volto al trattamento della sofferenza psicologica tramite la relazione, senza l'utilizzo di farmaci. Essa si avvale di una metodologia definita, di un contesto sicuro e delle competenze tecniche e relazionali del terapeuta al fine di favorire la comprensione da parte del paziente (individuo, coppia, famiglia o gruppo) della propria sofferenza ed il cambiamento delle modalità con cui egli la affronta solitamente.
Dottore
Mauro Pennisi, Psicologo, Psicoterapeuta, Psicodrammatista. Mi occupo principalmente di sostegno psicologico e psicoterapia individuale con adulti utilizzando il colloquio clinico e il metodo dello psicodramma a due. Il colloquio clinico costituisce la prima fase del lavoro, volta alla definizione degli obiettivi, mentre lo psicodramma a due permette di affrontare situazioni e fantasie del mondo interno dell'individuo mettendole "in scena" nel qui ed ora della sessione.
Cos'è lo psicodramma a due?
Lo psicodramma a due è un metodo di intervento psicologico (di sostegno, di formazione, di psicoterapia) che porta il cliente a rappresentare in un contesto dedicato, chiamato microspazio, il proprio mondo interno. Mentre di solito si è portati a parlare dei propri problemi alla ricerca di una soluzione, con questo metodo si è invece invitati a rappresentarli fisicamente in una scena, osservandoli da diversi punti di vista al fine di poterli comprendere da diverse angolature.
Rappresentando in una scena concreta le esperienze che di sessione in sessione sono rilevanti nella sua economia psichica, il cliente ha la possibilità di uscire dal racconto fisso che di solito fa a se stesso e agli altri di ciò che gli succede e, attraverso l'inversione di ruolo con gli attori presenti in scena, accedere ad una pluralità di vissuti che solitamente non sono presi in considerazione nella definizione della situazione problematica che vive. Contemporaneamente egli ha sempre la possibilità di decentrarsi da ciò che ha portato sulla scena, in modo da effettuare considerazioni, scelte e riflessioni che non potrebbe fare facilmente essendo costantemente immerso nell'azione.
Nella scena fittizia qui rappresentata è mostrata una scena dell'infanzia di un'ipotetica paziente: qui lei bambina sta ascoltando da dietro la porta chiusa (rappresentata dalla piccola sbarra grigia) i genitori che litigano in camera da letto, mentre il fratellino più piccolo sta giocando. La paziente è invitata a mettersi nei panni di ciascuno degli attori, dando loro le battute vere e proprie della scena oppure riflessioni sui rapporti reciproci, in particolare su quello con la paziente stessa. Sulla base di ciò che emerge è quindi possibile modificare la scena o costruirne una nuova, finché la paziente non perviene ad una maggiore comprensione del proprio mondo interno